ArCo

ArCo

Modulo ArCo (arco:)

ArCo è il modulo radice della rete di ArCo. Importa tutti gli altri moduli e modella le informazioni considerate centrali del dominio dei beni culturali.

Modulo Core (core:)

Modella le informazioni considerate toplevel (es.: relazione tra il tutto e la parte, tra un’entità e le sue caratteristiche, tra un’entità e un generico luogo, ecc.). Viene importato da tutti gli altri moduli della rete.

Figura 3 – Informazioni top level del modulo Core della rete ArCo

Modulo Denotative Description (a-dd:)

Questo modulo (denotazione è inteso come l’atto di indicare una cosa attraverso segni esteriori) modella le informazioni che riguardano il bene culturale in sé, osservate/osservabili durante il processo di catalogazione e misurabili in accordo con un sistema di riferimento.) e l’accessibilità e disponibilità materiale del bene.

Modulo Context Description (a-cd:)

Questo modulo modella le informazioni che riguardano il contesto – inteso in senso ampio – in cui il bene culturale viene a trovarsi nel corso della sua storia. Modella quindi attributi non misurabili associati al bene. Ad esempio:

  • l’attribuzione di autore (preferita o alternativa) o ambito culturale;
  • la modellazione di cronologia e committenza;
  • acquisizione e mutamento di condizione materiale;
  • la situazione in cui un bene culturale è in rapporto con altre opere o altri beni culturali;
  • modellazione delle responsabilità di agenti diversi nei processi di produzione e divulgazione specificamente dei beni fotografici;
  • indagini e interventi condotti sul bene;
  • certificati di importazione/esportazione, copyright, condizione giuridica (proprietario attuale), strumenti urbanistico-territoriali;
  • inventari;
  • provvedimenti di tutela;
  • modellazioni specifiche dei beni musicali;
  • stima del sesso e dell’età della morte di un reperto antropologico; circostanze in cui si è realizzato un bene demoetnoantropologico immateriale; tassonomia relativa a un reperto antropologico.

Modulo Location (a-loc:)

Modella le informazioni relative alla localizzazione del bene culturale:

  • modellazione di una situazione indicizzata nel tempo di un bene culturale che si trova in un certo luogo a un certo tempo; il luogo è tipizzato, potendo assumere ruoli diversi nei confronti del bene culturale (es.: localizzazione attuale, localizzazione precedente, luogo di ritrovamento, luogo in cui il bene è stato esibito nel corso di una mostra, etc.);
  • modellazione relativa alla georeferenziazione e alle coordinate del bene culturale, per le quali si è prevalentemente riusato il modulo CLV di OntoPiA.

Modulo Catalogue (a-cat:)

Questo modulo modella le informazioni relative al Catalogo dei Beni Culturali, e quindi alle schede di catalogo.

Modulo Cultural Event (a-ce:)

Questo modulo modella le informazioni relative agli eventi che coinvolgono un bene culturale.

Per poter esaminare in modo più agevole le ontologie, è stato utilizzato “Protégé”, un editor di ontologie e un framework open source gratuito per la creazione di sistemi intelligenti.

https://protege.stanford.edu/

Nella cartella Documenti è disponibile la versione di Protégé per windows.

Il software SIBEC avrà come base dati un database relazionale. Pertanto, per rendere disponibili i dati del Catalogo secondo i paradigmi dei Linked Open Data (LOD), sono state effettuate delle ricerche sulla possibilità di utilizzare un database relazionale, tipo PostgreSQL, come triplestore.

È stata individuata la libreria RDFLib, una libreria di Python che permette di lavorare con gli RDF ed effettuare il parsers e la serializzazione per RDF/XML, N3, NTriples, N-Quads, Turtle, TriX, JSON-LD, HexTuples, RDFa e Microdata e la gestione della memorizzazione, in memoria o persistente su disco con l’implementazione di un endpoit SPARQL remoto. L’utilizzo della libreria RDFLib, essendo una libreria Pyton, richiede l’utilizzo di altri strumenti e librerie non disponibili nell’ambiente IIS e .Net utilizzato, per l’inserimento dei dati e la creazione di un endpoint SPARQL (sono stati esaminati SQLAlchemy, pyLDAPI, flask).

In relazione alla difficoltà di utilizzare tutto un insieme di strumenti per poter lavorare con un database relazionale come triplestore, sono state effettuate ulteriori ricerche cambiando l’obbiettivo di riferimento. Si è proceduto, quindi, alla ricerca di soluzioni per la gestione di RDF in C# e .Net individuando le librerie:

  • RDFSharp. RDFSharp è una lightweight library che permette la modellazione, l’immagazzinamento e l’interrogazione RDF/SPARQL dei dati. RDFSharp si interfaccia ad alcuni dei più noti database relazionali: SQLServer, Firebird, MySQL, PostgreSQL, SQLite, Oracle.
  • dotNetRDF. La libreria dotNetRDF risulta essere più completa di RDFSharp anche se richiede la connessione a un Triple Store. Tra i triple store supportati dalla libreria è stato individuato AllegroGraph che dispone di una versione free che permette di gestire fino a 5 milioni di triple con un max di 3 server.

Dopo lo studio delle diverse soluzioni individuate, si ritiene opportuno utilizzare la libreria dotNetRDF per la gestione e l’esposizione dei LOD.