Sanctus Felix (denominazione storica), Sanctus Felis (denominazione storica), San Fele, Terra S. Felicis (denominazione storica)
L’abitato è caratterizzato dalla presenza della roccia che si insinua tra le case e le vie principali seguono le curve di livello. Nel centro storico si trova la chiesa madre di Santa Maria della Quercia con impianto a tre navate, a croce greca, e l’altare maggiore in marmo policromo costituito da un tabernacolo lavorato a sbalzo sovrastato da un crocifisso ligneo. Di fronte alla chiesa dell’Annunziata, chiusa al culto dal 1980, la casa nativa di San Giustino de Jacobis, missionario e santo patrono d’Etiopia. Sotto il monte Castello è posizionato il Palazzo Frascella, edificio nobiliare costruito con conci di pietra provenienti dalla fortezza, con torre in stile normanno incorporata nel palazzo.
Notizie storico-critiche
San Fele nasce come castrum fortificato voluto da Ottone I di Sassonia, imperatore del Sacro Romano Impero, con l’intento di proteggere il Vulture dagli assalti dei Bizantini. Il figlio, Ottone II, sostituisce il padre e combatte, vincendo, con lo zio Enrico II duca di Baviera. Quest’ultimo viene incarcerato nel castello di San Fele. Nell’estate del 1128 la città viene scelta per l’incontro tra Ruggero II, duca di Sicilia, e Papa Onorio II per iniziare le trattative di pace a seguito dello scontro tra normanni e papato. Il castello viene distrutto da Caldora nel 1435. Dopo l’unità d’Italia San Fele viene coinvolta nel fenomeno del brigantaggio guidato dal generale Carmine Donatelli. attuale sede del comune è il palazzo della famiglia Faggella, edificato nel XVII secolo.
Tipo Scheda | SCAN |
Livello Catalogazione | I |
Codice Regione | |
Numero Catalogo Generale | |
Ambito di tutela MIC | Architettonico e Paesaggistico |
Categoria Generale | BENI IMMOBILI |
Settore Disciplinare | Beni architettonici e paesaggistici |
Tipo di Bene Culturale | Centri-nuclei storici |
Categoria Disciplinare | CENTRI STORICI |
Definizione del Bene | centro storico |
Tipologia/Altre specifiche | montano |
Denominazione/Titolo | Sanctus Felix (denominazione storica), Sanctus Felis (denominazione storica), San Fele, Terra S. Felicis (denominazione storica) |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | PZ |
Comune | San Fele |
Indirizzo | via Cantani |
Denominazione contenitore fisico | |
Collezione | |
Coordinata x | 15.5384218 |
Coordinata y | 40.8174612 |
Riferimento | |
Fascia cronologica/periodo | X |
Da | |
Validità | |
A | |
Validità | |
Caratteri ambientali (beni mobili) | San Fele si trova a nord-ovest della provincia, ad un altitudine di 936 m s.l.m. alle pendici del monte Castello e del monte Torretta. Distante 56 km da Potenza è inserito nella comunità montana Del Vulture. |
Descrizione del bene | L’abitato è caratterizzato dalla presenza della roccia che si insinua tra le case e le vie principali seguono le curve di livello. Nel centro storico si trova la chiesa madre di Santa Maria della Quercia con impianto a tre navate, a croce greca, e l’altare maggiore in marmo policromo costituito da un tabernacolo lavorato a sbalzo sovrastato da un crocifisso ligneo. Di fronte alla chiesa dell’Annunziata, chiusa al culto dal 1980, la casa nativa di San Giustino de Jacobis, missionario e santo patrono d’Etiopia. Sotto il monte Castello è posizionato il Palazzo Frascella, edificio nobiliare costruito con conci di pietra provenienti dalla fortezza, con torre in stile normanno incorporata nel palazzo. |
Apparato iconografico/decorativo | |
Iscrizioni/elementi di rilievo | |
Contesto di provenienza | |
Classificazione/repertorio/sistematica | |
Notizie storico-critiche | San Fele nasce come castrum fortificato voluto da Ottone I di Sassonia, imperatore del Sacro Romano Impero, con l’intento di proteggere il Vulture dagli assalti dei Bizantini. Il figlio, Ottone II, sostituisce il padre e combatte, vincendo, con lo zio Enrico II duca di Baviera. Quest’ultimo viene incarcerato nel castello di San Fele. Nell’estate del 1128 la città viene scelta per l’incontro tra Ruggero II, duca di Sicilia, e Papa Onorio II per iniziare le trattative di pace a seguito dello scontro tra normanni e papato. Il castello viene distrutto da Caldora nel 1435. Dopo l’unità d’Italia San Fele viene coinvolta nel fenomeno del brigantaggio guidato dal generale Carmine Donatelli. attuale sede del comune è il palazzo della famiglia Faggella, edificato nel XVII secolo. |
Data Rilevamento | |
Attore sociale/collettivo | |
Occasione | |
Periodicità | |
Data inizio | |
Data fine | |
Note | |
Materia/tecnica-materiale composito | |
Interesse culturale | |
Bibliografia/sitografia | https://www.sanfeleturismo.it/architetture-religiose/chiesa-s-maria-della-quercia/ (consultazione 2022/12/18), Angelo Lucano Larotonda (a cura di), Potenza una provincia di cento comuni, Milano, Federico Motta Editore S.p.a., 1999, https://www.beweb.chiesacattolica.it/UI/page.jsp?action=ricerca%2Frisultati&view=elenco&locale=it&ordine=&ambito=CEIA&liberadescr=&liberaluogo=san+(consultazione 2022/12/18), https://www.basilicataturistica.it/territori/san-fele/ (consultazione 2022/12/18), https://www.sapere.it/enciclopedia/San+F%C3%A8le.html (consultazione 2022/12/18), http://www.italiapedia.it/bacheca.php?vd=geoloc&istat=076076&comune=San% 20Fele&prov=&sigla=PZ&NomeReg=Basilicata&NReg=17 (consultazione 2022/12/18), Giuliano Gasca Queirazza, Carla Marcato, Giovan Battista Pellegrini, Giulia Petracco Sicardi, Alda Rossebastiano, Dizionario di Toponomastica: storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, Garzanti, 1990 |