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Foggiali

Al di sotto di Piazza San Giovanni, in prossimità della chiesa di S. Rocco e nell’area antistante alla chiesa di S. Giovanni Battista, sono stati intercettati diversi ambienti ipogei originariamente deputati a fosse granarie (cd. foggiali), riutilizzate successivamente come cantine, dimore e ambienti artigianali. Le strutture sono ricavate nel banco roccioso, hanno forma cilindrica, con copertura tronco-conica e presentano un pozzetto di approvvigionamento fisso al livello del piano di calpestio. L’articolazione delle coperture in voltine rimovibili consentiva di mantenere bassa l’ossigenazione dei vani, favorendo la conservazione dei cereali. Quest’ultima era garantita, inoltre, dall’applicazione di un rivestimento parietale in pozzolana, cocciopesto e argilla ferrosa (cd. “bolo russo”) che è stata riscontrata anche in alcuni silos in Capitanata.

Notizie storico-critiche

L’indagine archeologica condotta nel 2007 nell’area a sud della chiesa di S. Giovanni Battista ha permesso di verificare la preesistenza delle fosse granarie rispetto alla cava di estrazione del materiale adoperato per la costruzione di S. Maria la Nova. L’edificazione della chiesa, avvenuta nella metà del XIII secolo, rappresenta pertanto il terminus ante quem per la realizzazione dei foggiali. La concentrazione delle fosse rinvenute nell’area suggerisce che tali strutture servissero una vera e propria “area-dispensa” cittadina, piuttosto che singole abitazioni.

Tipo Scheda SCAN
Livello Catalogazione P
Codice Regione
Numero Catalogo Generale
Ambito di tutela MIC Archeologico
Categoria Generale BENI IMMOBILI
Settore Disciplinare Beni archeologici
Tipo di Bene Culturale Siti archeologici
Categoria Disciplinare [Siti archeologici]
Definizione del Bene infrastruttura di servizio
Tipologia/Altre specifiche silos
Denominazione/Titolo Foggiali
Stato Italia
Regione Basilicata
Provincia MT
Comune Matera
Indirizzo Piazza S. Giovanni
Denominazione contenitore fisico
Collezione
Coordinata x 16.608031
Coordinata y 40.667464
Riferimento terminus ante quem
Fascia cronologica/periodo XIII
Da
Validità
A
Validità
Caratteri ambientali (beni mobili) Il sito è ubicato nel centro urbano di Matera che rappresenta un palinsesto straordinario di stratificazioni insediative; la sua posizione, strategica rispetto agli assi di transito tra Ionio e Adriatico, la morfologia del territorio e la prossimità di alcune sorgenti fluviali, fra le quali quella copiosa dello Jurio, hanno favorito la frequentazione umana già in età molto remota, garantendo ampie possibilità di difesa e di sfruttamento economico dei paesaggi. Dal punto di vista geo-morfologico, il comprensorio materano è caratterizzato dalla stretta e profonda forra della Gravina nell’altipiano carsico della Murgia, roccia calcarenitica sedimentaria, di natura friabile, sede favorevole degli insediamenti in grotta sin dall’Età preistorica. L’area occupata dal nucleo insediativo antico è costituita dallo sperone della Civita che sovrasta due valloni naturali, a nord il Sasso Barisano e a sud il Sasso Caveoso. L’assetto urbanistico attuale deriva dalla sistemazione di età normanno-sveva e poi angioina delle mura, rintracciabile dall’analisi della cartografia storica e delle foto aeree e satellitari. Tale sistemazione prevedeva l’utilizzo delle difese naturali costituite dal versante a strapiombo della Gravina ad est e il consolidamento del tracciato attorno alla Civita.
Descrizione del bene Al di sotto di Piazza San Giovanni, in prossimità della chiesa di S. Rocco e nell’area antistante alla chiesa di S. Giovanni Battista, sono stati intercettati diversi ambienti ipogei originariamente deputati a fosse granarie (cd. foggiali), riutilizzate successivamente come cantine, dimore e ambienti artigianali. Le strutture sono ricavate nel banco roccioso, hanno forma cilindrica, con copertura tronco-conica e presentano un pozzetto di approvvigionamento fisso al livello del piano di calpestio. L’articolazione delle coperture in voltine rimovibili consentiva di mantenere bassa l’ossigenazione dei vani, favorendo la conservazione dei cereali. Quest’ultima era garantita, inoltre, dall’applicazione di un rivestimento parietale in pozzolana, cocciopesto e argilla ferrosa (cd. “bolo russo”) che è stata riscontrata anche in alcuni silos in Capitanata.
Apparato iconografico/decorativo
Iscrizioni/elementi di rilievo
Contesto di provenienza Scavo archeologico condotto nel 2007 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata (direzione Annamaria Patrone) in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera (coordinamento Massimo Osanna, Francesca Sogliani).
Classificazione/repertorio/sistematica
Notizie storico-critiche L’indagine archeologica condotta nel 2007 nell’area a sud della chiesa di S. Giovanni Battista ha permesso di verificare la preesistenza delle fosse granarie rispetto alla cava di estrazione del materiale adoperato per la costruzione di S. Maria la Nova. L’edificazione della chiesa, avvenuta nella metà del XIII secolo, rappresenta pertanto il terminus ante quem per la realizzazione dei foggiali. La concentrazione delle fosse rinvenute nell’area suggerisce che tali strutture servissero una vera e propria “area-dispensa” cittadina, piuttosto che singole abitazioni.
Data Rilevamento
Attore sociale/collettivo
Occasione
Periodicità
Data inizio
Data fine
Note
Materia/tecnica-materiale composito
Interesse culturale
Bibliografia/sitografia Marchetta, Isabella 2008, Progetto CAM attraverso le attività sul campo: lo scavo in via San Biagio presso il sagrato della chiesa di San Giovanni Battista. Relazione preliminare, in R. Colucci et al., Un progetto di archeologia urbana a Matera. Ricerche preliminari per la redazione della Carta Archeologica di Matera (CAM) tra Antichità e Medioevo, Siris 9, 120-129., Moliterni et al. 1987, Cronica de la Città di Matera nel Regno di Napoli (1595 e 1596) di Eustachio Verricelli, Matera., Sogliani, Francesca – Marchetta, Isabella 2012, Un contesto medievale di archeologia urbana: le indagini nell’area della chiesa di San Giovanni Battista a Matera, in F. Panarelli (a cura di), Da Accon a Matera: Santa Maria la Nova, un monastero femminile tra dimensione mediterranea e identità urbana (XIII-XVI secolo), LIT Verlag Münster.
Scheda SCAN
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