Adiacente a palazzo Rigirone Cammarota, presenta impianto ad aula unica (dimensioni di 8 m x 9 circa). La copertura è a due falde, ricoperta in coppi. La facciata principale, esposta ad ovest, presentava un limite superiore orizzontale caratterizzato da filari di romanelle. Diverse le aperture al di sopra dell’ingresso: le due laterali dalla forma circolare mentre quella centrale polilobata. Una piccola cella campanaria sovrastava il timpano della facciata. L’ingresso, realizzato ad ovest, è inquadrato tra due piedritti realizzati in laterizio con piattabanda sommitale. È attualmente sbarrato da un elemento metallico. È presente del terreno di riporto a ridosso della facciata principale.
Notizie storico-critiche
Ad un mese dal sisma del 1980 si rilevava che “la chiesa, di proprietà privata, non ha subito danni rilevanti, lesioni leggere alle strutture verticali in corrispondenza del prospetto anteriore.”
Tipo Scheda | SCAN |
Livello Catalogazione | P |
Codice Regione | |
Numero Catalogo Generale | |
Ambito di tutela MIC | Architettonico e Paesaggistico |
Categoria Generale | Beni architettonici e paesaggistici |
Settore Disciplinare | BENI IMMOBILI |
Tipo di Bene Culturale | Beni architettonici e paesaggistici |
Categoria Disciplinare | Architettura |
Definizione del Bene | ARCHITETTURA RELIGIOSA |
Tipologia/Altre specifiche | chiesa |
Denominazione/Titolo | Chiesa di San Rocco – Craco |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | MT |
Comune | Craco |
Indirizzo | |
Denominazione contenitore fisico | |
Collezione | |
Coordinata x | 16.441245674 |
Coordinata y | 40.377229286 |
Riferimento | |
Fascia cronologica/periodo | |
Da | |
Validità | |
A | |
Validità | |
Caratteri ambientali (beni mobili) | Da un punto di vista climatico, la temperatura media annua dell’area oscilla intorno ai 14,3°C. Gennaio è il mese più freddo, con una temperatura media di 7,4°C; agosto è il mese più caldo, con una temperatura media di 25,5°C. La piovosità media annua è di 513,9 mm. Il regime pluviometrico è subequinoziale, quasi mediterraneo, con un valore massimo assoluto di 66,7 mm a novembre, un valore relativo di 50,2 mm a marzo ed un valore minimo di 14,6 mm a luglio. Nell’area di Craco, caratterizzata da colture estensive, sono diffusi i campi subnitrofili mediterranei a Lygeum Spartii L., specie tipica dell’ambiente mediterraneo e delle steppe erbacee dell’alta macchia mediterranea. Sono presenti anche estese aree argillose caratterizzate da un’erosione accelerata (calanchi). Nei calanchi la vegetazione è caratterizzata da specie a fioritura primaverile o autunnale, con una fase di riposo estiva. I calanchi favoriscono anche la crescita di un gran numero di specie erbacee, arbustive o arboree. Numerose sono anche le specie animali come il riccio, la martora, la donnola, la volpe, la lepre e diverse specie di mustelidi. Le aree calanchive rappresentano un luogo ideale di sosta e riproduzione anche per numerose specie di uccelli, come passeri e rapaci, tanto da essere riconosciute a livello europeo come I.B.A. (Important Bird and Biodiversity Area). Da un punto di vista geologico, Craco vecchia sorge a 390 m s.l.m su una dorsale dove nella parte più alta, (nucleo più antico dell’ex-abitato), affiorano conglomerati pliocenici verticalizzati da retroscorrimenti. Nella parte mediobassa del versante sud-occidentale della dorsale (parte più recente del vecchio abitato), affiorano invece le Argille Varicolori caratterizzate da scadenti proprietà geotecniche nelle quali si sono sviluppati i movimenti franosi che hanno storicamente interessato il sito e che hanno determinato l’abbandono del vecchio abitato a partire dagli anni Sessanta dello scorso secolo. |
Descrizione del bene | Adiacente a palazzo Rigirone Cammarota, presenta impianto ad aula unica (dimensioni di 8 m x 9 circa). La copertura è a due falde, ricoperta in coppi. La facciata principale, esposta ad ovest, presentava un limite superiore orizzontale caratterizzato da filari di romanelle. Diverse le aperture al di sopra dell’ingresso: le due laterali dalla forma circolare mentre quella centrale polilobata. Una piccola cella campanaria sovrastava il timpano della facciata. L’ingresso, realizzato ad ovest, è inquadrato tra due piedritti realizzati in laterizio con piattabanda sommitale. È attualmente sbarrato da un elemento metallico. È presente del terreno di riporto a ridosso della facciata principale. |
Apparato iconografico/decorativo | |
Iscrizioni/elementi di rilievo | |
Contesto di provenienza | |
Classificazione/repertorio/sistematica | |
Notizie storico-critiche | Ad un mese dal sisma del 1980 si rilevava che “la chiesa, di proprietà privata, non ha subito danni rilevanti, lesioni leggere alle strutture verticali in corrispondenza del prospetto anteriore.” |
Data Rilevamento | |
Attore sociale/collettivo | |
Occasione | |
Periodicità | |
Data inizio | |
Data fine | |
Note | |
Materia/tecnica-materiale composito | |
Interesse culturale | |
Bibliografia/sitografia | Bollettino d’arte. Supplemento: Sisma 1980 effetti sul patrimonio artistico della Campania e della Basilicata. Campania, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1982. |